IL DIGIUNO NELLE GRANDI TRADIZIONI RELIGIOSE
Le religioni in dialogo sul significato del digiuno
Domenica 6 Maggio 2018
Dalle 10 alle 17
VILLA DEL PALCO A PRATO
Il digiuno è stato praticato fin dagli albori della storia da tutti i popoli della terra come strumento di purificazione fisica e spirituale.
Nelle antiche tradizioni religiose era ritenuto un mezzo di elevazione, una pratica preparatoria a riti importanti, uno strumento per favorire la comunicazione col divino…
In questa giornata, rappresentanti di diverse realtà religiose presenteranno come è stato vissuto e viene tutt’oggi vissuto quest’arte spirituale nella loro tradizione.
Dal 10 al 17 Giugno i Ricostruttori organizzano anche una settimana di digiuno di gruppo, dove si può sperimentare il meraviglioso potere trasformante dell’antichissima ed attualissima pratica del digiuno. Le giornate, animate da momenti di meditazione, esercizi e respirazioni terapeutiche, saranno accompagnate dalla supervisione di un medico e di terapisti esperti. E’ possibile anche effettuare solo alcune giornate di digiuno per chi non se la sente di fare l’intera settimana.
Per info ed iscrizioni:
Monastero San Leonardo al Palco
via del Palco 228, Prato
0574.37299
eventi@sanleonardoprato.it
www.sanleonardoprato.it
Programma:
Ore 10.00 La tradizione Induista
Jaya Murthy, induista brahmina, docente presso l’UNIDEA
Ore 10.45 La tradizione Buddista
Ven. Losan Gompo, monaco, già presidente dell’Unione Buddista Italiana
Ore 11.30 La tradizione Ebraica
Carlo Beniamino Santarlasci, medico e parnàs della Comunità Ebraica fiorentina
Ore 12.15 intervallo tisana
Ore 13.30 La tradizione Islamica
Abdallah Massimo Cozzolino, segretario generale della Confederazione Islamica Italiana
Ore 14.15 La tradizione Cristiana Ortodossa
P. Ionuț Coman, sacerdote e rappresentante della Chiesa Ortodossa Romena a Firenze
Ore 15.00 La tradizione Cristiana Cattolica
P. Guidalberto Bormolini, monaco e antropologo
Ore 15.45 La tradizione Cristiana Riformata ed Evangelica
Hanz Gutierrez, direttore del CeCSUR (Centro Culturale Scienze Umane e Religiose) e docente presso la Facoltà Avventista di Teologia.
Ore 16.30 Discussione e conclusione
Profili dei relatori:
Guidalberto Bormolini, Monaco e Antropologo, Docente al Master: «Death studies & the end of life. Studi sulla morte e il morire per il sostegno e l’accompagnamento», presso l’Università degli Studi di Padova e al Master in cure palliative per psicologi dell’Università di Bologna. Dopo essersi specializzato in Antropologia Teologica si sta dottorando in Teologia della spiritualità presso l’Ateneo S. Anselmo a Roma con uno studio sull’aldilà e il percorso dell’anima nel monachesimo celtico. Da anni si occupa di educare ad una visione positiva del “fine vita”, tenendo conferenze, corsi e seminari nelle principali città italiane anche con docenze presso le ASL, Università e alcuni enti pubblici. Dirige un centro di spiritualità ecumenico aperto al dialogo con i non credenti.
Ionuț Coman, sacerdote, Laureato in ingegneria elettronica, ha una Licenza in teologia Ortodossa all’istituto Saint Serge di Parigi ed un Master in Dialogo interreligioso all’istituto di Studi Ecumenici San Bernardino di Venezia. Consigliere per il Dialogo nella Diocesi Ortodossa Romena d’Italia.
Massimo Abdallah Cozzolino. Formatosi nel Partito Comunista, laureato in Scienze Politiche, è stato ricercatore in Inghilterra e ha trascorso un anno di noviziato francescano prima di avvicinarsi all’Islam e diventare poi segretario della moschea di Napoli e segretario generale della Confederazione Islamica Italiana.
Losan Gompo, monaco. È stato Presidente del centro per alcuni anni ed è stato Presidente dell’Unione Buddhista Italiana per due mandati, durante i quali è stata firmata e trasformata in legge l’intesa con lo Stato Italiano. già presidente dell’Unione Buddista Italiana. Verso la fine degli anni settanta, Raffaello Longo incontra il Buddhismo in India, presso la comunità tibetana in esilio. A seguito di questo incontro entra a far parte della comunità che è da poco sorta in Italia: l’Istituto Lama Tzong Kapa, presso la quale ha ricevuto insegnamenti da grandi maestri tibetani tra i quali Sua Santità il Dalai Lama. Nel 2002 riceve i voti monastici. Ha lavorato come volontario nelle carceri italiane guidando meditazioni ai detenuti. Da anni si occupa del dialogo interbuddhista e interreligioso, partecipando a convegni e conferenze, facendo esperienza sia in Italia sia all’estero, e rappresentando il Buddhismo italiano in più occasioni durante la celebrazione del Vesak mondiale alle Nazioni Unite a Bangkok. Attualmente, è responsabile nazionale del dialogo interreligioso e monastico come consigliere dell’Unione Buddhista Italiana.
Hanz Gutierrez, ha conseguito una Laurea e un Master in Teologia (Collonges-Sous-Saleve, Francia), un Dottorato in Teologia (Strasburgo, Francia), una Laurea e un Master in Filosofia (Strasburgo, Francia), una Laurea in Medicina (Firenze) ed è stato Visiting Researcher nelle università di Tubinga (Germania) e Loma Linda (California, U.S.A.). E’ pastore della Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno e ha svolto opera pastorale in Italia, Germania, Messico. E’ stato decano della facoltà avventista di teologia di Firenze dove da 18 anni è professore ordinario e coordinatore del dipartimento di teologia sistematica e anche titolare delle materie di bioetica e sociologia della religione. E’ stato fondatore del CECSUR (Centro Culturale di Scienze Umane e Religiose) ed è ancora il suo direttore. Scrive in varie riviste internazionale e fa parte di vari comitati internazionali fra cui APF (Adventist Peace Fellowship). E’ editorialista fisso del giornale avventista internazionale in lingua inglese Spectrum.
Jaya Murthy, induista brahmina, è nata nel 1947 in India, a Mysore, nello stato del Karnataka. Dopo aver conseguito la laurea e il master in Economia all’Università di Mumbay, nel 1984 si è trasfe- rita a Pisa, dove vive ancora oggi con la sua famiglia e dove ha conseguito la sua seconda laurea, in Lingue e Letterature Straniere, con una tesi su R.K.Narayan. Ha collaborato con Donatella Dolcini per l’insegnamento di Religioni dell’India e dell’Estremo Oriente all’Università di Pisa e partecipa a congressi come relatrice sui temi legati all’Induismo e alla società indiana. È docente presso l’UNIDEA.
Carlo Beniamino Santarlasci, medico, è nato a Firenze nel 1940, dove ha studiato prima al Liceo Classico Galileo Galilei e in seguito Medicina e Chirurgia presso l’Università. Ha conseguito la Laurea nel 1967 e si è specializzato sia in Ostetricia e Ginecologia nel 1975 che in endocrinologia nel 1980. Ha esercitato in ambiente ospedaliero inizialmente a Prato poi a Fiesole, dove ha ricoperto l’incarico di primario negli ultimi anni prima della chiusura dell’ospedale. Successivamente ha lavorato all’ospedale di S. Maria Annunziata a Ponte a Niccheri fino alla pensione. È membro della comunità ebraica, ove svolge le mansioni di Parnàs. Da molti anni si occupa di ebraistica, ha studiato in Israele con rabbini ivi residenti.
Data
Date(s) - 06/05/2018
Localitá
Monastero di San Leonardo (PO)
Categoria Evento